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Il papiro di laurea: una tradizione che non smette di far ridere

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Chi ha frequentato un’università nel Nord Italia sa bene cosa succede dopo la proclamazione: il vero spettacolo comincia dopo. Il neolaureato viene travestito nei modi più assurdi, circondato da amici pronti a prenderlo in giro, tra fiumi di alcol, cori, risate e sfottò. E a far da sfondo a tutto questo, c’è sempre lui: un grande foglio appeso in bella vista, pieno di rime irriverenti, disegni esagerati, foto compromettenti e racconti imbarazzanti.

È il papiro di laurea: uno dei riti più goliardici, colorati e amati della tradizione universitaria italiana.

Altro che cerimonia in aula magna. Qui si va in scena su un telo di plastica steso per terra, mentre il festeggiato legge ad alta voce il testo tra risate, gavettoni, lancio di alimenti e bicchierini a catena. È un momento di puro folklore studentesco, dove si celebra il traguardo raggiunto… prendendosi (molto) poco sul serio.

Ma da dove nasce questa usanza?

Le origini non sono chiarissime, ma la tradizione sembra affondare le radici nel Nord Italia, in particolare tra le università di Padova, Bologna e Pavia. Inizialmente, era poco più che uno scherzo tra amici: una caricatura del laureato con una poesia in dialetto o in rima baciata, che raccontava in modo ironico la sua vita da studente. Col tempo, il papiro si è evoluto, diventando un vero e proprio “documento” celebrativo, spesso accompagnato da travestimenti, giochi imbarazzanti e festeggiamenti che durano ore.

Oggi, anche se ogni università ha le sue varianti, il senso resta lo stesso: prendere in giro con affetto il festeggiato, celebrarne i momenti più buffi e salutarlo (almeno idealmente) nella sua transizione verso il mondo del lavoro.

Il cuore del papiro: la caricatura

Se c’è un elemento che attira subito lo sguardo in un papiro di laurea, è senza dubbio la caricatura del festeggiato. Un disegno esagerato e ironico che mette in scena, in modo divertente, le passioni, le abitudini e i momenti simbolici della sua vita da studente.
Capelli spettinati, espressioni buffe, oggetti che richiamano il suo corso di studi o i suoi hobby: ogni dettaglio è pensato per strappare una risata e raccontare qualcosa di vero in chiave comica.

C’è chi viene rappresentato in toga tra pile di libri e tazzine di caffè, chi come un supereroe, chi circondato da amici e simboli della vita universitaria.

Non tutti hanno un amico con il talento giusto. E anche quando c’è, servono ore di lavoro, pazienza e una buona dose di abilità per rendere i tratti del laureato in modo ironico ma riconoscibile.

Così spesso si finisce per rivolgersi a disegnatori freelance o caricaturisti, arrangiandosi poi con il resto del papiro.

Ci siamo passati anche noi. E sappiamo bene quanto lavoro ci sia dietro: raccogliere le idee, contattare chi disegna, scrivere il testo, impaginare tutto… insomma, un’enorme fatica per un risultato che, sì, ne vale la pena ma richiede molto tempo, coordinazione e tanta pazienza. Il tutto mentre si organizza anche la festa di laurea.

È da qui che nasce papirodilaurea.it, sito per creare caricature di laurea.
un progetto pensato da ex studenti per facilitare la creazione del papiro, mantenendo tutto lo spirito goliardico ma con strumenti moderni e accessibili.

Sembra impossibile? E invece funziona: con il nostro sito puoi creare puoi creare caricature personalizzate per il papiro di laurea in pochi minuti, scegliendo lo stile che preferisci e indicando tutti i dettagli che rendono unico il laureato.
Il disegno ti arriva in alta qualità e in meno di un’ora, pronto da stampare. Niente più scambi infiniti su WhatsApp con disegnatori, niente più attese di settimane.

E questo è solo l’inizio.
Stiamo lavorando per permettere, presto, anche la creazione del papiro completo, già impaginato e pronto per essere stampato e appeso alla festa. Tutto direttamente online, con strumenti semplici da usare anche per chi non ha mai aperto un programma di grafica.

Il testo in rima: la poesia goliardica che accompagna la caricatura

Se la caricatura è il volto esagerato e divertente del papiro, il testo in rima è la sua voce: una lunga poesia che racconta la storia del laureato, spesso con toni scherzosi e irriverenti.

Di solito è un mix di aneddoti, momenti imbarazzanti, successi e fallimenti, cotte adolescenziali e avventure universitarie. Più la rima è pungente, più fa festa.

Spesso il “poeta” del gruppo è un amico con un talento improvvisato per le rime, o almeno qualcuno che si mette d’impegno per inventare versi e strofe. Ma non è una cosa semplice: trovare il ritmo giusto, evitare di essere troppo pesanti o, al contrario, troppo banali, è un equilibrio delicato.

Un lavoro di gruppo

Al di là degli aspetti tecnici, il papiro è soprattutto un lavoro di squadra. Ci si riunisce per buttare giù idee, si cercano foto vecchie nei gruppi WhatsApp, si scambiano messaggi per ricostruire episodi dimenticati. C’è chi scrive, chi impagina, chi stampa, chi si occupa del travestimento, chi porta le birre.

In un’epoca dove molto passa attraverso schermi e social, il papiro rappresenta ancora un momento concreto e condiviso. È carta, colla, forbici, stampante. Ma anche risate, fatica, tensione e soddisfazione. Un oggetto fisico che, una volta finita la festa, resta. Viene appeso in camera, conservato con cura o tirato fuori ogni tanto per una risata malinconica.

Una tradizione che guarda al futuro

Nonostante la digitalizzazione, o forse proprio grazie a essa, il papiro non è mai stato così vivo. Cambia forma, si adatta, si evolve.

E proprio per questo sta anche uscendo dai suoi confini originari. Sempre più studenti di università del Sud Italia iniziano ad adottare questa tradizione, spesso ispirati da amici del Nord o dai post sui social.

L’obiettivo, per chi ci crede davvero, è farla conoscere ovunque. Perché il valore non sta solo nella risata del momento, ma in quello che rappresenta: un rito collettivo, una forma di affetto, una pausa divertente prima del salto nel mondo del lavoro.

Conclusione

Se hai un amico o un’amica che si sta laureando, non aspettare l’ultimo minuto. Metti insieme le idee, cerca gli aneddoti, coinvolgi il gruppo e comincia a costruire il suo papiro. Che sia fatto a mano, impaginato al computer o creato online con un servizio di caricature per il papiro di laurea, non importa. Quello che conta è il pensiero, l’impegno e la voglia di rendere quel giorno ancora più memorabile.

E se ti serve una mano con la caricatura, beh… sai dove trovarci.

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